Care aquilane e cari aquilani,
nel 2017 ci siamo presentati come persone che volevano cambiare la città, rompendo il meccanismo di logiche di potere, portando una ventata di novità e libertà.
È grazie all’affidabilità e alla credibilità guadagnate che abbiamo vinto sfide epocali. Oggi, in un momento in cui la guerra vissuta alle porte dell'Europa scatena grandi incertezze e procura instabilità a imprese e famiglie, e con due anni di restrizioni anti covid alle spalle, dobbiamo continuare a correre. Dobbiamo tenere acceso il cambiamento!
Nel 2022, siamo in grado di raccontare il compimento di una nuova storia per il capoluogo delle aree interne. La storia di chi sceglie la nostra città perché trova accoglienza e servizi efficienti; la storia di chi il caso ha voluto fosse qui e qui decide di mettere al mondo figli; la storia di chi la scopre e ne riconosce il potenziale di rinascita nel segno della cultura; la storia di chi ritorna, dopo aver esplorato ed essere diventato consapevole.
Cinque anni fa volevamo riedificare la nostra comunità come luogo in cui stare bene insieme nonostante le circostanze ci spingessero all’isolamento, abbracciando sentimenti quali libertà, unione e socialità. Proprio su questi concetti vogliamo continuare a costruire; siamo persone innamorate dell’Aquila e del suo territorio, e sono convinto che quando un gruppo di sognatori è spinto dall’amore, non ci sono limiti ai risultati che si possono raggiungere.