Pierluigi

A dicembre di quest’anno compirò 48 anni, sono giornalista pubblicista dal 2005 e dipendente pubblico. Ho iniziato la mia esperienza lavorativa in Regione Abruzzo nel 2002. Nel 2003 ho scritto per il quotidiano Nuovo Abruzzo Oggi. Dal 2007 al 2008 ho collaborato con ASTRA, Agenzia di Stampa Regionale Abruzzese. Ancora, nel 2008 ho curato la stesura, insieme a un collega giornalista, di "L'ABC di un '68 postideologico", un dizionario che pesca a piene mani nell'immaginario collettivo "senza retorica, con molta ironia". Dal 2011 al 2013 ho collaborato con la testata giornalistica Abruzzoweb. Dal 2013 sono dipendente del Comune di Ocre e ho prestato servizio nei Comuni di Tornimparte e Lucoli. Sono un grande appassionato di rugby, di musica italiana, di inossidabile fede granata. Sono sposato con Elisa Marulli, anche lei giornalista, e padre di due bimbi, Nina Isabella e Pietro, di 5 e 2 anni.

La passione per la politica

La mia militanza politica è iniziata quando ero ragazzo. Sono entrato nel Fronte della Gioventù, fino a essere eletto rappresentante degli studenti al Cda dell’Adsu e al Cnsu nella lista di Azione Universitaria-Studenti per le libertà nel collegio Abruzzo-Lazio-Umbria-Toscana. Sono stato in Alleanza Nazionale fino al 2009, e poi nel PdL. Nel 2017 sono entrato in Fratelli d'Italia. Nel 2004, a 30 anni, sono stato eletto sindaco di Villa Sant'Angelo, il paese di mia madre. Sono rimasto alla guida di Villa fino al 2015, per due mandati consecutivi.

Il primo mandato a guida dell'Aquila

Nel 2017, ho deciso di candidarmi alle elezioni amministrative per il capoluogo abruzzese sostenuto da una coalizione di centrodestra unita e compatta. Al primo turno abbiamo ottenuto il 35,84% dei voti riuscendo ad accedere al ballottaggio, dove, pur considerati sfavoriti, abbiamo vinto con il 53,52%, prevalendo sul candidato di centrosinistra, recuperando uno svantaggio di circa 12 punti percentuali rispetto al primo turno. Così sono diventato sindaco dell’Aquila il 28 giugno 2017, tenendo per me prima la delega alla Ricostruzione, poi quella alla Cultura. Sempre nel 2017 sono stato indicato come presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Azienda sanitaria locale, mentre nel 2018 ho assunto la carica di presidente dell'assemblea dei sindaci AGIR, Agenzia per la Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani. Il 23 novembre 2019 sono stato promotore, insieme ai sindaci di Ascoli Piceno, Avellino e Carpi, della Carta dell'Aquila, il manifesto delle città medie delle aree interne: quattro sindaci delle città appeniniche, dell’emergenza e della rinascita, accomunati dal sisma e dalle sue emergenze, ma anche da buone pratiche da raccontare secondo quattro assi di sviluppo che stanno determinando la ripresa di questi territori: cultura, formazione, innovazione e turismo.

I cambiamenti vissuti insieme

Dopo aver ottenuto, nel dicembre 2019, per la nostra Perdonanza il titolo di patrimonio immateriale culturale dell’umanità Unesco, ho lanciato la candidatura della città dell'Aquila a Capitale italiana della cultura per il 2022, arrivata tra le prime dieci finaliste. Credo nella cultura come elemento di rinascita e credo che L’Aquila sia il luogo migliore dove sperimentare un nuovo modello di innovazione a base culturale, replicabile in contesti simili. Il 19 maggio 2020 ho promosso, al termine della prima fase emergenziale pandemica, un recital per celebrare il santo compatrono della città, San Pietro Celestino, all'interno della Basilica di Collemaggio, con la partecipazione di Simone Cristicchi e il violinista Alessandro Quarta, e prodotto dal Teatro Stabile d'Abruzzo. Il pubblico è stato di soli operatori sanitari, circa 90 secondo quanto previsto dai piani di sicurezza. Nel luglio 2020 ho conquistato, con grande orgoglio, l'ottava posizione nell'annuale graduatoria sul gradimento tra i 105 sindaci di capoluogo di provincia de Il Sole 24 Ore, guadagnando un +5,5% rispetto al giorno delle elezioni nel 2017.