Cosa faremo

Il Programma

La città nuova

L’epoca incerta e liquida che viviamo, aggravata da un teatro di guerra nel cuore dell’Europa, tanto più oggi reclama l’esercizio del coraggio, che vuol dire assumersi delle responsabilità, prendere delle decisioni difficili e scomode. Il centrodestra nei cinque anni trascorsi non ha mai arretrato davanti alle difficoltà, grazie a quell’autorevolezza conquistata sul campo che lo ha portato ad essere un interlocutore credibile presso il governo centrale, nell’interesse degli aquilani.

Durante lo scorso mandato abbiamo reso forti e realizzabili i vecchi sogni e reso possibile averne di nuovi. Rendere forti i vecchi sogni ha significato portare avanti un proget- to di rinascita credibile per una città moderna, accogliente e inclusiva, dove il coraggio delle idee è stato accompagnato dai fatti.

Per il prossimo mandato amministrativo abbiamo ben chiaro da dove iniziare e verso dove andare. Parliamo di obiettivi chiari come la conclusione della ricostruzione privata e l’impegno a dare un forte impulso a quella pubblica; implementare e attuare i progetti in relazione al PNRR e al fondo complementare sisma.

Nel corso del primo mandato il centrodestra ha posto le basi e le direttrici principali per la realizzazione di un complesso e massiccio piano di investimenti sulla città in cui, accanto alla ricostruzione post sisma ulteriormente rifinanziata, sono stati inseriti numerosi nuovi investimenti, acquisendo i relativi finanziamenti e impostando la strategia degli investimenti sulla direttrice fondamentale dettata dalla Next Generation EU, vale a dire il principio del DNSH (Do No Significant Harm), non arrecare danno significativo all’ambiente.

Pertanto, non ci si è limitati a prevedere opere pubbliche, ma che queste fossero basate sulla necessità di non consumare ulteriore suolo e non costruire altre strutture, ma recuperare quelle esistenti, nel contempo dar loro anche una funzione di sviluppo e impulso economico e sociale. Su questa filosofia si basano i documenti programmatici approvati, si pensi al Piano Urbano di Mobilità Sostenibile e a tutti i principali progetti strategici: la scelta di utilizzare plessi già esistenti per le sedi diffuse in centro degli uffici comunali, al posto della costruzione di un unico nuovo mastodontico edificio; il riuso del progetto CASE per la Scuola nazionale del Servizio civile universale e per la Scuola nazionale dei Vigili del fuoco; la Scuola nazionale della Pubblica Amministrazione, che avrà all’Aquila la sua sede specializzata sull’area tecnica e della ricostruzione; il collegio di merito, che riutilizzerà le abitazioni post sisma per gli studenti meritevoli e i ricercatori; l’ambizioso progetto sulla riunificazione della gestione di tutta la pubblica illuminazione e efficientamento energetico delle scuole e degli edifici comunali; il riuso di importanti siti prima dimenticati al loro degrado; gli interventi sul verde, decoro e rigenerazione urbana; i progetti varati sulle infrastrutture sportive … solo per fare alcuni esempi.

Allo stesso modo, il forte investimento sulla cultura – che il centrodestra ha intenzione di rinnovare e potenziare – sul turismo e la promozione territoriale, il programma generale di sostegno alle imprese e ai nuovi insediamenti, stimoleranno investimenti, anche privati, che puntano all’innovazione dei processi.

Tutto ciò avrà un’importante e inevitabile ricaduta positiva sull’occupazione e sull’economia dell’Aquila, già in forte crescita nonostante lo shock mondiale della pandemia, dal quale peraltro ci siamo difesi meglio e prima degli altri e dal quale si sta uscendo in maniera decisa, riprendendo il cammino dello sviluppo già ben tracciato in precedenza. Nel corso del primo mandato è stato necessario prima di tutto porre rimedio ai gravi errori commessi dalla precedente amministrazione di centrosinistra, pagare i numerosi e ingenti debiti lasciati, riordinare la contabilità comunale, motivare e riorganizzare le risorse umane, restituire alla gestione quotidiana dei servizi al cittadino il valore di diritto ordinario e non di favore concesso, progettare una nuova città e acquisire i relativi finanziamenti. Durante il prossimo mandato, dunque, si porterà a conclusione questo processo attraverso la realizzazione dei progetti strutturati e già in corso di realizzazione. Un programma unitario la cui attuazione non può e non deve essere fermata, né rallentata.

La nuova città, che già ha visto le prime importanti chiare manifestazioni, sarà moderna, europea, smart, inclusiva, con la forte vocazione turistica e culturale, una città vivibile in tutte le sue forme e spazi, nel centro e nelle periferie, una città territorio fortemente legata ai piccoli comuni del circondario, dai quali prende e fornisce linfa.

Possiamo dire, al termine del percorso amministrativo appena concluso, di essere riusciti a consegnare ai cittadini, sopra tutto alle giovani generazioni, una città nuova.

Il candidato sindaco Pierluigi Biondi e la coalizione di centrodestra

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