Il granello che ha rotto il meccanismo

Tieni acceso il cambiamento

Dal 2017 a oggi L’Aquila, amministrata dal centrodestra, ha ritrovato la propria identità e ha potuto riscoprire e far conoscere alle giovani generazioni quelle radici fortemente valoriali che ne hanno determinato il ruolo di capoluogo d’Abruzzo. Ruolo che oggi la nostra città può svolgere a pieno titolo, con orgoglio e consapevolezza, grazie a una rinascita fisica e comunitaria, esplosa in tutta la sua energia negli ultimi cinque anni.
Nascere all’Aquila per caso

In una città inclusiva e accogliente, più solidale e giusta

Quattro milioni di euro per vecchie e nuove povertà

In questi cinque anni abbiamo previsto aiuti costanti alle categorie più fragili. Prima di tutto modificando i criteri di accesso nella direzione dell’inclusività: la soglia massima per richiedere il contributo è stata innalzata da 4mila a 6mila euro di Isee, abbiamo inserite le premialità per l’anzianità di residenza, tolto lo sbarramento a 65 anni e aumentato l’assegno per le famiglie numerose fino a mille euro. Dal 2017, aumentando anche i nuclei familiari beneficiari, sono stati erogati complessivamente più di 4milioni di euro di aiuti.

Come abbiamo risolto le nuove emergenze abitative

Abbiamo riformulato anche i bandi per l’assegnazione degli alloggi cercando di andare incontro alle nuove emergenze. Sono circa 500 le abitazioni del progetto CASE, di proprietà comunale, assegnate alle famiglie, ai single, a ragazze madri e padri separati. In questo modo abbiamo cercato di risollevare il disagio economico di casi limite, non tutelati fino all’introduzione delle nuove regole comunali.

Casa della genitorialità: un nuovo luogo di ascolto

Nel 2017 ci siamo resi conto di un grave scollegamento tra la quotidianità degli aquilani e l’ente comunale. Crediamo che la famiglia sia cellula produttiva di una società armonica e funzionante. Per questo abbiamo istituito un servizio di ascolto ai genitori, adozione ed affido, con psicologo e pedagogista, individuando una sede idonea tra gli alloggi ricevuti in eredità dal sisma. La scelta operata ci ha consentito di potenziare il servizio e di avere un luogo dove svolgere anche audizioni protette. Parallelamente abbiamo dato vita a “unità di strada” per agire sui microcontesti urbani e analizzarne le dinamiche. Insieme alla ludoteca e alla casa educativa, in fase di realizzazione, nel territorio abbiamo creato una vera e propria rete diffusa di sostegno.

Ospitalità ai genitori con piccoli ricoverati nel nostro ospedale

I genitori di neonati prematuri ricoverati al San Salvatore possono, temporaneamente e gratuitamente, usufruire di un alloggio del progetto CASE, nelle vicinanze dell’ospedale. Abbiamo rivolto l’iniziativa alle mamme e ai papà non residenti in città che si trovano a dover affrontare momenti complessi. È un sostegno concreto che li alleggerisce dall’onere dei costi del pendolarismo e dalla ricerca di una sistemazione. La prima a beneficiare dell’opportunità è stata una famiglia marocchina.

Un centro Alzheimer nella residenza comunale per gli anziani

Sono in corso i lavori per un’area dedicata a chi quotidianamente combatte con una delle malattie degenerative più complesse. Il centro potrà ospitare fino a dodici persone, con stanze singole, completamente accessibili e rispettose di tutti gli standard e le linee guida per la cura di questa patologia. Oltre agli spazi per l’ingresso al reparto, locali per gli uffici, sala tv, sala terapie e per i pasti, è previsto anche un luogo per attività all’aperto. Secondo le stime più recenti nel mondo c’è un caso di Alzheimer ogni tre secondi, circa 600 mila persone sono colpite dal morbo in Italia, mentre i dati di proiezione stimano tra i 15mila e i 18mila malati in Abruzzo.

Nuove opportunità formative e occupazionali

Per ridurre il rischio di esclusione abbiamo immaginato percorsi formativi ad hoc per le categorie più fragili. Sono stati 107 i tirocini retribuiti che abbiamo attivato nelle aziende del territorio. Oggi siamo orgogliosi di poter annunciare che ben il 30% di quei tirocini si sono trasformati in occupazione stabile.

Stabilizzazione dei precari della ricostruzione

Quando ci siamo insediati, i precari della ricostruzione occupavano le stanze del palazzo di città per rivendicare stabilità e futuro all’amministrazione di centrosinistra. Erano 95 i dipendenti senza impiego fisso, prorogati di anno in anno o, addirittura, di mese in mese. Grazie a un’interlocuzione continua e alla credibilità acquisita nel tempo, il ministero per la Pubblica amministrazione ha predisposto lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la ripartizione delle somme per l’assunzione definitiva dei dipendenti impegnati nei territori colpiti dagli eventi sismici degli ultimi anni. Al Comune dell’Aquila, che si è occupata anche di USRA e USRC, sono stati assegnati più di 2,5milioni di euro per la stabilizzazione, la cifra più alta in assoluto tra i 133 enti che hanno beneficiato del provvedimento. A gennaio del 2022 i precari del Comune erano 0.

Nascere all’Aquila per scelta

Nella città della conoscenza, della formazione, dell’innovazione

Lo studentato diffuso più grande del Centro Italia

Nel marzo 2021, insieme a Università dell’Aquila e Gran Sasso Science Institute abbiamo istituito la fondazione Collegio Ferrante d’Aragona. Abbiamo concesso una parte degli alloggi ereditati dal terremoto affinché i ragazzi più meritevoli abbiano una soluzione abitativa a condizioni agevolate per formarsi all’Aquila. Potranno usufruirne anche il Conservatorio A. Casella e l’Accademia di Belle Arti, per un potenziale di 600 posti letto. È lo studentato diffuso più grande del Centro Italia. Anche attraverso questa iniziativa abbiamo dato un senso all’immenso patrimonio immobiliare comunale che pesava notevolmente sui cittadini.

La ricostruzione commissariale delle scuole

La ricostruzione privata della nostra grande città ha raggiunto il 73% del completamento, ma quella pubblica, in ragione di procedure burocratiche lunghe e complesse, subisce rallentamenti. Dove abbiamo potuto, come sulle scuole comunali, siamo riusciti a imprimere una svolta. Infatti, la loro realizzazione non segue i processi ordinari, ma quelli commissariali: è direttamente il sindaco a firmare per i progetti e gli appalti per la realizzazione di nuovi stabili, moderni e sicuri. Dall’entrata in vigore del decreto Scuole, nel giugno 2020, abbiamo firmato più di 270 provvedimenti. Dopo l’apertura della Mariele Ventre e della primaria di Arischia, a luglio restituiremo la scuola di Bagno e avvieremo i lavori per la Celestino V, per il Polo scolastico San Sisto-Santa Barbara e per il Gignano-Sant’Elia, abbiamo posato la prima pietra per il primo lotto della scuola dell’infanzia Pettino-Vetoio, approvato il secondo lotto, approvato il progetto definitivo per il Polo scolastico di Sassa, abbiamo ottenuto un ulteriore finanziamento per realizzare un Polo scolastico anche a Paganica che conterrà infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

La ri costruzione rifinanziata

La ricostruzione dell’Aquila non si è fermata. Nell’ottobre del 2020 è stata rifinanziata con 2miliardi e 780 milioni di euro. È stato un impegno concreto del governo per cui ci siamo battuti, con fatica, spesso dovendo convincere. È stata una vittoria delle istituzioni e di tutti i Comuni del cratere, di chi con senso di responsabilità firmò l’appello consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel febbraio dello stesso anno: sindaci, Regione, Province, uffici speciali, organizzazioni di categoria, istituzioni culturali.

Il Parco della memoria e la nostra identità

Nel settembre 2021 hanno zampillato per la prima volta, a 12 anni dal sisma, le fontane del Parco della memoria. Scorre nuova vita all’Aquila, nel luogo in cui 309 persone la persero, dove le case, gli uffici e le chiese furono abbattuti dalla natura. È il nostro luogo per ricordare, uno spazio di pace dove gli elementi architettonici, i nomi delle vittime incisi nel corten, dialogano con gli alberi, con l’erba. Non potevamo non onorare la memoria dei nostri angeli. Abbiamo preso un impegno, onorato dalla presenza delle massime cariche dello Stato. Le stesse che il 6 aprile del 2022, hanno indossato sul bavero della loro giacca, insieme agli aquilani, il Fiore della Memoria: una spilla che da quest’anno in poi nella settimana dell’anniversario useremo come simbolo di speranza e di vita che rinasce. Da tempo riflettevamo su quanta forza comunicativa – in termini di sentimento, di memoria, di appartenenza, di identità – ci può essere in una spilla di materiale povero, come nel caso del ‘red poppy’, il papavero rosso che l’intero Regno Unito indossa intorno all’11 novembre di ogni anno, a partire dal 1921, in coincidenza con il Remembrance day, per ricordare chi diede la vita per la patria e per riflettere sulla barbarie delle guerre. Una riflessione che ci ha portato a concretizzare l’idea – rispettosamente condivisa con i parenti delle vittime del 6 aprile – di un Fiore della Memoria e a individuarlo nel croco, il fiore dello zafferano.

Ma quanto è grande, L’Aquila!

Con i suoi 470 chilometri quadrati, L’Aquila è il nono comune in Italia per estensione. Quarantotto sono le frazioni che la compongono, sparse su un territorio impervio che raccoglie circa 70mila abitanti. Tale condizione ne rende difficile la gestione e il monitoraggio, oltre a richiedere investimenti importanti in termini di risorse umane ed economiche. Ma, da buoni aquilani, non ci siamo arresi. Allo stato attuale abbiamo 113 interventi in corso, per un finanziamento totale di circa 87milioni di euro, mentre ne abbiamo conclusi 83 per 17 milioni di euro. Si tratta di interventi sull’edilizia cimiteriale, sul verde pubblico, sulle strade, sull’illuminazione e i trasporti, su centri aggregativi o scuole e la ricostruzione pubblica in generale. Interventi che siamo riusciti a potenziare grazie a un’attenta pianificazione delle risorse ottenute dal Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma. Le aree verdi del nostro territorio si estendono per un totale di circa 1.942.800 metri quadrati che hanno un costo annuale di manutenzione di quasi 500mila euro. Siamo comunque terzi in Italia, secondo l’annuale ricerca sulla qualità della vita del Sole 24 Ore per parchi attrezzati. Negli ultimi cinque anni ne abbiamo realizzati otto a San Francesco, via dei Piccolomini, via Polacchi, via Abruzzo, Arischia, Sassa, Preturo. Undici invece completamente ristrutturati: Baden Powell, Aragno, San Giacomo, Oasi degli impollinatori, Pineta di Roio, Parco Unicef, Piazza Italia, Via dei Ciocca, Dog Garden, Cansatessa, Via Svizzera.

Arrivare all’Aquila per necessità

Nella città di tutti, attenta a tutti

L’accoglienza solidale negli alloggi comunali

Campagne informative, accoglienza, percorsi per l’autonomia delle persone con disabilità, attività turistiche sono solo alcune delle iniziative possibili grazie alla concessione di alcuni alloggi del progetto CASE e del centro storico all’associazione Autismo Abruzzo Onlus. Oggi l’associazione dispone di circa 10 appartamenti per ospitare persone autistiche o famiglie che al loro interno contemplano soggetti con questo tipo di disagio. L’obiettivo è includere e sostenere, consentire di avere assistenza sanitaria, ma anche di vivere la nostra città come luogo turistico accogliente per tutti. Allo stesso modo, la guerra in Afghanistan e in Ucraina ci hanno spinto a donare quanto avevamo a disposizione. Nei nostri appartamenti attualmente ospitiamo famiglie afgane e i ciclisti della nazionale Ucraina in fuga dagli atroci scenari di guerra.

Insieme per vincere il virus

Sarà perché abbiamo familiarità con l’emergenza, sarà perché gli aquilani sono tenaci e resistenti, ma nel marzo del 2020 non ci siamo lasciati abbattere e abbiamo immediatamente istituito un’Unità di crisi comunale, smantellato Sala Rivera di Palazzo Fibbioni per farla diventare una centrale operativa e avviato azioni di prevenzione, monitoraggio e controllo. Durante l’emergenza covid abbiamo consegnato centinaia di pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà, farmaci a domicilio; abbiamo, primi in Italia, organizzato uno screening di massa gratuito su tutta la popolazione. In tutto sono stati somministrati 40smila test e, già nel luglio 2020, proprio per consentire di recuperare socialità, abbiamo testato gli educatori dei centri estivi, ma poi anche gli studenti prima del rientro a scuola, gli sportivi. Abbiamo realizzato un sito, vincilvirus.it, dove per tutti gli esercizi commerciali è stato possibile pubblicizzare attività di consegna a domicilio o da asporto, favorendo l’incontro tra offerta e richiesta di servizi. Ogni giorno abbiamo informato su iniziative e regole da seguire. Abbiamo contribuito al progetto dei team mobili dell’Esercito nei piccoli comuni per screening gratuito e vaccinazioni. Abbiamo distribuito gratuitamente saturimetri alla popolazione anziana. Abbiamo abbattuto le tasse per le attività commerciali colpite dal fermo e reso gratuiti gli spazi esterni pubblici per bar e ristoranti. Il 19 maggio 2020, giorno del nostro santo compatrono, San Pietro Celestino, al termine del primo lockdown, abbiamo tenuto una celebrazione rivolta ai nostri sanitari all’interno della Basilica di Collemaggio con Simone Cristicchi e Alessandro Quarta. Perché la città dell’Aquila non era stata fiaccata dal terremoto e non si sarebbe fatta fiaccare dalla malattia, perché L’Aquila è più forte di qualsiasi calamità.

La sostenibilità e l’attenzione ai nostri luoghi

Nel 2020 abbiamo ricevuto il premio “Cresco Award – Città sostenibili”, per il progetto di mobilità elettrica nell’ambito del contest promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del ministero dell’Ambiente, che riconosce l’impegno dei Comuni per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il nostro parco mezzi pubblico arriverà a fine anno a 18 autobus elettrici, la nostra polizia municipale viaggia su 5 auto ecologiche e abbiamo incentivato l’acquisto di auto e bici elettriche con l’obiettivo di ridurre inquinamento ambientale e impatto acustico. Via le rotaie della metro di superficie mai nata che da 20 anni disturbavano la percorribilità delle nostre strade.

Arrivare all’Aquila per la scelta

Nella città dove la cultura è rinascita ed emancipazione

La Perdonanza celestiniana patrimonio immateriale culturale dell’Umanità Unesco

Dopo un lungo percorso di progettazione e sensibilizzazione, con l’ampio coinvolgimento dei gruppi storici e delle associazioni che storicamente hanno concorso alla realizzazione del rito moderno della Perdonanza celestiniana, nel dicembre del 2019, nell’anno del decennale sisma, ci siamo visti riconosciuti l’iscrizione alla lista del patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Abbiamo ottenuto il risultato dopo essere stati bocciati nel 2015, rinnovando il dossier di candidatura, corredandola della documentazione idonea e carichi di un messaggio competente e di autorevolezza. Oggi, la Perdonanza celestiniana, che nella sua prossima edizione aspetta l’arrivo del pontefice papa Francesco, incarna pienamente la sua funzione aggregante, è davvero il momento identitario territoriale più sentito, è finalmente valorizzata nel suo messaggio spirituale e laico. In essa convergono le migliori energie cittadine che l’hanno resa un evento cristiano, culturale, sociale di portata internazionale. Crediamo talmente nella nostra Perdonanza da aver previsto la realizzazione del Museo interattivo a essa dedicato, finanziato con risorse ottenute dal Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma.

La corsa al titolo di CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2022

Abbiamo sempre pensato che solo restituendo alla cultura la sua funzione aggregatrice ed emancipatrice, avremmo ottenuto la vera “ricostruzione” dell’Aquila, nonostante le incongruenze e le lentezze procedurali. Per questo, fin dal 2017 abbiamo puntato sulla sua valorizzazione. Nel novembre 2019, con i sindaci dei Comuni di Ascoli Piceno, Avellino e Carpi, abbiamo cristallizzato la direzione di sviluppo delle città medie delle aree interne colpite da calamità naturali, individuando nella formazione, nell’innovazione, nel turismo e nella cultura, gli assi del rilancio. Così, dalla sottoscrizione della Carta dell’Aquila, è nata la candidatura a Capitale italiana della cultura per il 2022. L’Aquila ha raggiunto l’obiettivo di arrivare tra le 10 finaliste e oggi quel dossier di candidatura è un elemento di guida che abbiamo scelto di non abbandonare perché crediamo che la nostra città sia un modello a cui ispirarsi, scalabile, di rinascita. Riuscito.
Non a caso il celebre pianista Arthur Rubinstein definì L’Aquila “la piccola Salisburgo d’Italia”.

I CANTIERI DELL’IMMAGINARIO: da un’addizione di eventi a festival nazionale

Diventato appuntamento fisso dell’estate aquilana, abbiamo trasformato un assemblaggio di spettacoli senza un’idea narrativa, in un festival di respiro nazionale con grande capacità attrattiva sia per gli artisti sia per l’indotto del turismo culturale.
L’ultima edizione della manifestazione ha restituito alla città la magnificenza del teatro della cordonata di San Bernardino, luogo del cuore della cultura aquilana anni Settanta.
Questo cambio di passo è stato sostenuto anche dall’idea di coinvolgere nell’organizzazione il Teatro Stabile d’Abruzzo, del quale il Comune è socio fondatore.

SCUOLA DEI VIGILI DEL FUOCO e SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: i grandi progetti qualificanti

Il potenziale del nostro territorio è stato talmente ben comunicato da ottenere l’attenzione dello Stato. Noi abbiamo mostrato un potenziale e il governo centrale ha saputo coglierlo. Risparmio per i cittadini, nessun consumo di suolo, vicinanza alla Capitale, ci hanno consentito di ottenere 15 milioni di euro per la Scuola nazionale dei Vigili del Fuoco e 60 milioni per il centro del Servizio civile universale. Entrambi gli istituti di formazione utilizzeranno una parte consistente del progetto CASE, recuperando intere aree dismesse e non più fruibili. Quindi, da una parte vedremo riqualificati interi quartieri dal punto di vista urbanistico, i costi di manutenzione saranno abbattuti, ma soprattutto l’intera città guadagnerà in indotto e prestigio. Lo stesso ragionamento è stato fatto per la Scuola nazionale per tecnici della Pubblica Amministrazione, annunciata e formalizzata, per cui il ministero della PA sta individuando una sede adeguata in città.

L’Aquila a misura di turista

Per la prima volta il nostro territorio è stato promosso in maniera puntuale, secondo una precisa strategia di comunicazione a cui, in parallelo, abbiamo affiancato un sistema di potenziamento dell’accoglienza. Abbiamo creato 120 segnali turistici integrati del qr code, aperto un sito web turistico, realizzato la campagna promozionale “VOLA IN ALTO, VIENI A L’AQUILA” e prodotto 15.000 nuove guide turistiche in doppia lingua; sono state realizzate mappe dell’Aquila con il museo MUNDA; abbiamo attivato il trenino turistico; la città è stata fornita di totem interattivi per i turisti e di Mappe tattili per non vedenti in corrispondenza di alcuni luoghi di interesse. Abbiamo riattivato l’infopoint alla Fontana Luminosa e aperto un altro a Fonte Cerreto. Il risultato è stato il moltiplicarsi delle presenze, aumentate, comparando agosto 2017 e agosto 20121, del 57,8%. Nonostante il covid.

L'Aquila, Città Europea dello Sport 2022

Perché crediamo nello sport come strumento formativo e di rinascita, abbiamo lavorato per ottenere il titolo di Città europea dello sport. Dall’inizio dell’anno e fino al termine del 2022, sono 60 gli eventi previsti in calendario. Dal 2017 L’Aquila ha ospitato per ben tre volte una tappa del Giro d’Italia, una partita di rugby internazionale tra Zebre e Dragons, una partita di rugby femminile tra le nazionali di Italia e Giappone, i campionati nazionali universitari, gli Europei di Goalball, una mezza maratona, i campionati mondiali di Skyrunning, una tappa di Coppa del mondo di Pattinaggio. Con un importante investimento aggiuntivo di 10milioni e mezzo di euro, proveniente dal Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma, concluderemo la realizzazione e l’ammodernamento degli impianti su tutto il territorio, dal centro alle periferie, fino alle frazioni.